lunedì 23 gennaio 2012

"Ragazze Lupo" Martin Millar - RECENSIONE

Eccomi qui, pronta a scrivere la mia seconda recensione, che questa volta riguarda "Ragazze Lupo", un fantasy di Martin Millar.

Non ne avevo mai sentito parlare in giro prima di vederlo in libreria, quando cercavo tra i titoli qualcosa da farmi regalare per Natale da mio fratello.

La scelta è ricaduta proprio su "Ragazze Lupo".



Esaminiamo la trama: questa è la storia di Kalix MacRinnalch, una licantropa diciassettenne con disturbi alimentari e con una forte dipendenza dal laudano che, bandita dal clan, si aggira per le strade di Londra, cercando continuamente di evitare vari cacciatori e alcuni familiari che la vogliono morta.

Perché è stata bandita? Dopo aver intrecciato una relazione con Gawain a 14 anni, non approvata dal padre, il Signore dei Lupi, il ragazzo è stato bandito e a Kalix non è proprio andata giù.

E' per questo che ha aggredito suo padre e poi, condannata per questo, è fuggita dal castello della residenza scozzese MacRinnalch.

La sua vita torna ad intrecciarsi con il clan e, sorprendentemente, anche con due umani: Daniel e Moonglow, due giovani universitari che vorrebbero aiutarla.

La lettura è piacevolissima e decisamente scorrevole e ho incontrato personaggi davvero divertenti, tra cui la Regina Malveria, spirito del fuoco in continua competizione per stabilire chi sia la più elegante del suo regno e grande amica di Thrix MacRinnalch, sorella maggiore di Kalix nonché la stilista della Regina.

La narrazione è in terza persona e non è affrontata dal punto di vista di Kalix, ma da tutti i vari personaggi.

Chiamasi "focalizzazione zero" (da Wikipedia: si realizza ogni qual volta i fatti vengono narrati da un narratore onnisciente, cioè da colui che conosce tutti i fatti e che legge i pensieri e gli animi dei personaggi e li giudica. È come se il narratore narrasse le vicissitudini dall'alto).

Questa focalizzazione può confondere un po' le idee dal momento che in ogni capitolo si passa dai pensieri di un personaggio a quelli di un altro, ma dopo un po' ci si fa l'abitudine.

Confonde un po' anche la presenza di tantissimi personaggi: come principali ne ho contati circa 8, e in più ci sono tutti i secondari oltre ad alcuni altri nomi che compaiono di tanto in tanto.

Ad ogni modo ho potuto comunque apprezzare la presenza dei vari personaggi, che sono ben caratterizzati.

Mi sento di consigliare questo libro agli amanti di fantasy e urban fantasy: piacevole, scorrevole, ricco di azione e anche di comicità in molte scene.

Cosa si può desiderare di più?



Claudia R.

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