lunedì 23 gennaio 2012

L'Anello di Ferro - Ornella Albanese

L'Anello di Ferro - Ornella AlbaneseTrama:1135. Giselda attende il suo promesso, Manlius. Sono anni che è lontano dalla sua terra e potrebbe anche non farvi più ritorno. La ragazza è giovane, impavida, e desidera provare emozioni forti, che la distolgano dal torpore che la circonda. Tramite la sua damigella, Giselda riceve un invito da parte del figlio del capo del clan rivale al suo, e lei accetta senza esitare. L'appuntamento è nel bosco vicino, al tramonto. Purtroppo, però, di Giselda non si troverà più traccia, e la sua sorte si conoscerà solo attraverso le parole della damigella che ha assistito al suo terribile omicidio. Proprio ora che Manlius è tornato... La sua ira è incontenibile. Si scatena così una guerra sanguinosa che fa riemergere intrighi e misfatti antichissimi. I due clan metteranno in campo tutte le loro armi, anche quelle della seduzione... La figlia dei Rosetum, infatti, conquisterà Manlius, cercando in tutti i modi di proteggere il destino della propria famiglia. Le insidie però non si celano solo tra le file dei nemici, ma anche fra le persone più care, e ora è giunto il momento della vera resa dei conti. Segreti, intrighi, colpi di scena e sensualità per un’autrice che ha già conquistato il favore delle lettrici italiane e che a ogni sua prova si riconferma come una sicurezza, un solido punto di riferimento nel suo genere.

Editore: Leggereditore

Collana: Narrativa

Prezzo di copertina: 5,00€



Opinione:
Ero indecisa sull'acquisto di questo libro. Innanzitutto, il romance storico non è il mio genere, inoltre nemmeno la trama mi attirava più di tanto. Poi però ho pensato che infondo la Leggereditore non mi aveva mai delusa e che in fondo per 5€ potevo fare un tentativo. E così fu. La storia non è male, ma certe cose non mi hanno tanto convinta, cominciando dalla storia d'amore che non mi è sembrata poi così appassionata (non vi ha ricordato un po' Romeo e Giulietta?), fino al "cattivo" del libro, che seppur inaspettato, ci sono state delle scene che lo riguardavano che non ho capito. (Come la scena del monastero... a cosa gli servivano quei manoscritti? E poi ai fini della storia, perché c'è stato un intero capitolo per un fatto quasi inutile? O sono io che non l'ho capito?). Il bambino che doveva risultare inquietante, alla fine di tutto è risultato solo una caricatura, perché per niente credibile. Ovviamente la storia non è da buttare, anzi, nel complesso devo dire che mi è piaciuto, però secondo me, la storia andava rifinita un po'.

Voto: 3/5



Beini C.

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